Calcio e motori: Qatar, gli 8 stadi del Mondiale 2022

Losail Iconic Stadium Qatar 2022
Rendering grafico del “Losail Iconic Stadium”, principale Stadio dei Mondiali di Qatar 2022 (fonte: stadiumdb.com)

Dal 2004 nel circo del Motomondiale, dal 2008 teatro della prima gara in notturna. Losail e il Qatar, ospitanti i bolidi di MotoGP e Superbike, si apprestano alla missione Mondiali 2022 di calcio, la prima edizione invernale della competizione “pallonara” per eccellenza. Con 8 impianti decisamente avveniristici…

 

La MotoGP e il mondiale Superbike sbarcano in Qatar

Un’opera mastodontica, costruita in appena un anno in mezzo al deserto. Il Losail International Circuit sorse nel 2003 grazie al mastodontico lavoro di circa 1000 operai, per un costo complessivo di 58 milioni di dollari, e sin dall’anno successivo ospita la MotoGP.

La prima edizione, vinta da Sete Gibernau e contrassegnata da numerose cadute a causa della sabbia finita sulla pista, fu un fiasco anche sugli spalti, con pochissimi spettatori presenti. Alcuni miglioramenti, come l’apposizione di uno strato di erba artificiale a ridosso del tracciato, e, dal 2008 lo spostamento in orario notturno grazie ad un imponente impianto di illuminazione, hanno reso più intrigante il Gran Premio del Qatar. Il quale, a partire dal 2007, è anche la gara inaugurale della stagione.

Nel 2005, inoltre, anche la Superbike si è spinta a Losail. Il GP del Qatar fu il primo stagionale per le derivate di serie fino al 2008, per poi venir sopravanzato dalla gara di Phillip Island, scomparendo dal circus nella stagione 2010. Il ritorno sarà datato 2014 per il gran finale di campionato, anche in questo caso in notturna.

 

La cittadella sportiva di Losail e lo stadio della finale

Situata a circa 20 chilometri dalla capitale Doha, in direzione Nord, Losail (o Lusail) è una cittadella di recentissima ideazione, all’interno della quale, si stima, vivranno circa 260.000 persone. Un luogo avveniristico e dotato delle migliori tecnologie, per far fronte alla naturale calura della zona desertica in cui sorge.

La costruzione è tuttora in atto e mira a rendere il complesso residenziale la zona più in dell’intero Qatar. Un miscuglio di architettura locale ed europea, votata al lusso. I lavori proseguono a ritmi spediti affinché, entro la data limite fissata per il 2022, Losail sia in grado di ospitare i numerosi spettatori che giungeranno da queste parti per i Mondiali di calcio.

Il Lusail Iconic Stadium, infatti, sorgerà nella zona Nord della città, a poca distanza dal sopracitato circuito e dando vita ad una vera e propria cittadella dello sport. Nella medesima area è già presente la Lusail Sports Arena, un palazzetto dello sport da oltre 15.000 posti già utilizzato in occasione dei Mondiali di Pallamano 2015. Nonché la Federazione ciclistica del paese, il poligono per il tiro con l’arco e quello del tiro a segno. Senza dimenticare che, all’interno dell’International Circuit, in zona paddock, è presente un ulteriore pista riservata ai go-kart.

La realizzazione della struttura calcistica è stata affidata all’architetto Norman Foster, lo stesso che completò, nel 2007, la ristrutturazione di Wembley. Lo stadio conterà 86.250 posti a sedere con una copertura trasparente integrale. Un moderno impianto di condizionamento, inoltre, garantirà una temperatura costante compresa tra i 26°C e i 28°C, ideale per giocare a calcio. I lavori sono iniziati nell’Aprile del 2017 con un obiettivo di consegna entro Maggio 2021. Cosicché, nel 2022, Losail possa ospitare sia la partita inaugurale che quella finale del Mondiale.

 

Gli stadi esclusi e i due ristrutturati

Il Mondiale del Qatar, che inizialmente si doveva giocare in 12 impianti, sarà disputato in solo 8 di essi. Tutti concentrati nella zona est del paese, ove sorge Doha, nella quale si trovano la metà esatta degli stadi nei quali si giocheranno le 64 partite previste.

Per contenere gli ingenti costi, infatti, non sarà ristrutturato ed utilizzato il già esistente Al Gharafa Stadium di Doha, né saranno costruiti l’Al-Shamal Stadium, escluso per la sua lontananza dalla capitale, e l’Umm-Salal Stadium dell’omonima cittadina. Non avrà altresì vita il Qatar University Stadium, il quale sarebbe dovuto sorgere sulle ceneri di un impianto preesistente.

Così, si è optato per la ristrutturazione del già esistente Khalifa International Stadium, già pronto dal Maggio 2017 con una capienza fissata in 40.000 posti, il minimo previsto dalla FIFA per il Mondiale. Lo stadio, che provvisoriamente ospita la Nazionale in attesa del definitivo trasferimento a Losail, è solo una delle due strutture già esistenti che verranno rimodernate per la Coppa del Mondo.

L’altra è l’ Ahmed bin Ali Stadium di Al-Rayyan, già teatro della Supercoppa Italiana del 2016 vinta ai rigori dal Milan sulla Juventus. Attualmente dotato di 21000 posti a sedere, vedrà la propria capienza raddoppiare proprio alla prefissata soglia dei minimi 40.000 posti, con una profonda opera di ristrutturazione in chiave moderna.

 

Le altre nuove cinque perle del Qatar

40.000 sembra essere il numero d’ordine del Mondiale 2022. In Qatar, per evitare inutili sprechi, sei degli otto stadi previsti non oltrepasseranno la capienza minima. Tra questi, oltre ai due impianti già ristrutturati, saranno edificati gli avveniristici Al-Wakrah Stadium, sito nell’omonima città a sud di Doha, e i capitolini Qatar Foundation Stadium, Al-Thumama Stadium Ras Abu Aboud Stadium.

Quest’ultimo, costruito su un isolotto artificiale al largo di Doha, sarà il primo stadio completamente smontabile della storia. Infatti, conclusa la kermesse mondiale, non rimarrà più nulla della struttura, costituita da una serie di blocchi componibili i quali verranno donati per costruire ulteriori, più piccoli impianti.

Gli unici due stadi capaci di superare il limite dei 40.000 posti saranno il già citato Lusail Iconic Stadium e l’Al-Bayt Stadium di Al-Khor, con un numero di seggiolini stimato a quota 60.000.

Complessivamente, dunque, saranno costruiti 6 stadi, mentre 2 saranno oggetto di ristrutturazione. Tutti gli impianti saranno dotati di soli posti a sedere e di un impianto di climatizzazione identico a quello già mostrato nell’esempio di Losail, per combattere l’afa desertica che non darà tregua nonostante i mesi invernali. Se queste sono le premesse, aldilà del polverone che si è sollevato dopo l’assegnazione, sarà un Mondiale straordinario. Al quale noi italiani speriamo di essere presenti…

 

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