

Austin è, da qualche anno, la casa americana dei principali campionati motoristici mondiali. La capitale del Texas ospita così due eventi di portata internazionale, accompagnando le altre città già rappresentate nei principali sport di squadra, NBA e calcio su tutti. E in città nel 2021 arriverà la MLS.
Il circuito di Austin e le sue peculiarità
Il Circuit of The Americas, comunemente conosciuto come COTA, sorge ad Elroy, periferia a sud-est di Austin, Texas. Si tratta del primo impianto motoristico statunitense a essere progettato per ospitare, principalmente, il campionato di Formula 1. Esso è stato disegnato dall’organizzatore Tavo Hellmund e dal campione delle due ruote Kevin Schwantz sotto la supervisione del solito Hermann Tilke.
Lungo 5.513 metri, il circuito viene percorso in senso antiorario, e presenta la caratteristica peculiare di essere un puzzle di alcuni tratti di piste di F1 europee.
È riproposta, infatti, la storica sequenza Maggots-Beckett-Chapel di Silverstone, del Motodrom di Hockenheim e una replica dell’incredibile curva 8 dell’Istanbul Park. Altre curve prendono spunto dalla S di Senna ad Interlagos e dalla Sebring-Auspuffkurve del vecchio Osterreichring di Spielberg. Infine, la salita che porta alla prima curva non può non ricordare il rettifilo di partenza del Red Bull Ring, nuovo nome del già citato tracciato austriaco. E il segno distintivo dell’impianto non può che essere la observation tower, che dall’alto dei suoi 77 metri domina il tracciato.
Gli eventi passati e le attività di contorno
Tutto l’impianto è stato progettato per far vivere al pubblico americano lo spettacolo della Formula 1, non rinunciando al tipico modo statunitense di concepire l’esperienza tipica sportiva. Il mood americano è basato, soprattutto, sul campeggio a ridosso dalla pista, in modo tale da poter continuare a grigliare non perdendosi nemmeno un sorpasso. L’evento inaugurale del COTA è stato il Gran Premio di Austin di F1 nel 2012, vinto da Lewis Hamilton su McLaren-Mercedes. Dal 2013 anche il motomondiale fa tappa al Circuito delle Americhe, nei primi cinque anni terreno di conquista per Marc Marquez nella classe MotoGP.
Il COTA è molto orientato alle attività di contorno. Infatti è presente un anfiteatro, l’Austin360 Amphitheatre con capienza massima per 14.000 spettatori, e la Grand Plaza, area di svago per gli spettatori del circuito. Queste aree, insieme alla tribuna centrale che può ospitare fino a 9.000 persone, sono state progettate dallo studio Mirò Rivera. E si trova all’interno dell’autodromo, così come accade a Imola, uno stadio di calcio, il Bold Stadium. Dal 2019, infatti, l’Austin Bold Football Club, milita in USL, uno dei campionati minori statunitensi.
Il calcio nel Texas
Pur essendo la capitale del Texas, infatti, Austin non ha ospitato alcuna franchigia di MLS, il maggior campionato statunitense, fino al 2021. E anche in passato, nell’epoca d’oro della NASL (North America Soccer League), la città è rimasta fuori dal giro ad appannaggio su tutte di Dallas, altra città che è da sempre la maggior rappresentante del soccer statale.
I Dallas Tornado, infatti, militarono nella principale lega americana nel periodo compreso tra il 1968 e il 1981, potendo vantare in rosa giocatori del calibro di Klaus Toppmoller, bandiera del Kaiserslautern. Affiancata, nel biennio 1978-1980, dagli Hurricanes di Houston, città che aveva già avuto il suo spazio calcistico nel 1968 con gli Houston Stars.
I due centri già citati rappresentano da anni il Texas nella Major League Soccer (MLS). Il campionato, sorto dalle macerie della stessa NASL e disputato, sull’onda lunga dell’entusiasmo di USA 94, a partire dal 1996 vede ai nastri di partenza l’FC Dallas e, dal 2006, gli Houston Dynamo. Nel progetto di allargamento della MLS fino al numero di 30 franchigie, però, l’amministratore della Lega Don Garber ha pensato di includere nel campionato una terza città dello stato.
Una gara tra Austin e San Antonio vinta proprio da Austin nonostante la seconda fosse favorita dall’esperienza dei San Antonio Thunder tra il 1975 e il 1976. Così, nel 2021, è entrata in gioco l’Austin FC, ventisettesima franchigia del campionato americano, ospitata dal neonato Q2 Stadium, sito nella parte settentrionale della città.
L’espansione del calcio nello stato
È innegabile che a fungere da volano per l’esplosione del calcio in Texas sia stato il già citato Mondiale disputato in America nel 1994. Fu il Cotton Bowl di Dallas ad ospitare ben 6 gare della kermesse iridata, tra cui la clamorosa sconfitta dell’Argentina contro la sorprendente Bulgaria nell’ultima gara del girone. Da una parte, il leone ferito dopo la positività di Maradona, riscontrata al termine della gara precedente, dall’altra i rampanti ragazzi dell’est trascinati da Hristo Stoichkov, futuro pallone d’oro al termine dello stesso anno.
Dall’esperienza del Mondiale in poi, si è assistito ad un sempre maggiore interesse verso la disciplina. Il baricentro della passione calcistica si è spostato verso sud, dove gli Houston Dynamo hanno regalato ai propri tifosi due vittorie in campionato nei primi due anni di militanza nel massimo campionato USA. Al calcio maschile, poi, si è affiancato quello femminile con la nascita delle Houston Dash, uniche rappresentanti del Texas nella NWSL (National Women Soccer League).
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