

Assen è senz’altro la città più celebre d’Olanda in tema motoristico, rivestendo un ruolo di primaria importanza anche a livello mondiale. Città simbolo di imprese a due ruote, nel motociclismo, è da sempre rimasta confinata in un ruolo periferico nel panorama calcistico nazionale. Ma a livello dilettantistico…
Il TT Circuit di Assen
Uno dei più vecchi, ma allo stesso entusiasmante, circuiti del panorama mondiale. Il TT Circuit di Assen, costruito nel 1925 in seguito alla restrizione alle corse motoristiche su strada, è un vero e proprio tempio del motociclismo, teatro del Mondiale sin dal 1949 e pista più longeva tra quelle nel calendario della MotoGP. Noto a livello planetario come l’università delle due ruote, il tracciato ha perso parte del suo fascino a causa delle progressive modifiche intervenute nel tempo. Per ultima quella del 2006 che ne ha radicalmente mutato lunghezza e difficoltà.
Dal 1992, anche la Superbike fa tappa presso Assen, dando vita ad un sodalizio che nel 2017 ha spento le 25 candeline con una due giorni letteralmente dominata da Johnny Rea. È inutile sottolineare come questo doppio appuntamento renda la cittadina a nord dell’Olanda uno dei centri nevralgici non solo dell’attività motoristica nazionale, ma mondiale. Pochi altri circuiti, infatti, rivestono la stessa importanza per quanto riguarda le moto. Anzi: oseremmo dire, nessun altro.
Tra le moto e le bici, dov’è il calcio?
Sport motoristici che, nella zona, rubano il palcoscenico a qualsiasi altra disciplina. Solo altre due ruote, quelle non a motore delle biciclette, tengono testa ai bolidi a due e quattro tempi. Non a caso, la fiorente tradizione ciclistica olandese elegge Assen come città simbolo della provincia della quale fa parte, quella di Drenthe. E nel 2009, la fusione tra le due passioni ha fatto sì che lo stesso TT Circuit ospitasse la cronoprologo della Vuelta di Spagna.
E il calcio? Del tutto marginale, come gli altri sport di squadra. L’intera provincia di Drenthe non presenta squadre in Eredivisie, la massima serie nazionale, e ha una sola rappresentante in Eerste Divisie, la locale Serie B. Trattasi dell’Emmen, compagine mai approdata nell’Olimpo del calcio olandese, nella sua storia. Come, d’altronde, nessuna squadra della provincia stessa, la più grande dei Paesi Bassi a non aver mai calcato i campi più prestigiosi del paese.
Lo storico paradosso della Serie B olandese
Assen, in particolare, ha una tradizione tutt’altro che di successo nello sport più popolare al mondo. Mai, nella storia, è stata varcata la soglia del dilettantismo. Il professionismo, da sempre riservato alle due categorie più alte, non è di casa da queste parti. La colpa, tuttavia, non è da attribuire solamente allo scarso blasone delle tre più celebri squadre cittadine, che in passato hanno decisamente scritto la storia delle categorie inferiori. Infatti, dal 1972 al 2010, il campionato di Eerste Divisie non ha previsto retrocessioni, né promozioni dalle categorie inferiori.
Solo di recente, infatti, si è assistito ad una apertura nei confronti di quelle piccole squadre capaci di sognare il salto nel grande calcio. Così, nel 2010/2011, si è assistito alla fondazione della Topklasse, campionato semiprofessionistico poi divenuto Derde Divisie di transizione tra la radicata tradizione dilettantistica e i primi due campionati della piramide olandese. Nella stagione 2016/17, poi, è stata introdotta un’ulteriore categoria di maggiore importanza, la Tweede Divisie, divenuta l’equivalente della nostra Serie C.
Le squadre di Assen
Si può giungere alla soglia dei 125 anni dalla fondazione ed essere sempre stati confinati in una dimensione amatoriale? Chiedere informazioni all’Achilles 1894, da non confondere con gli omonimi del 1929 con sede a Groesbeek e capaci di approdare in Eerste Divisie nel 2012. Trattasi della più anziana realtà calcistica di Assen, capace di vincere ben 11 edizioni del campionato del Nord dell’Olanda fino al 1939, sei delle quali consecutive, dal 1898 al 1903.
Dopo anni nei campionati minori, poi, nel 1990 l’Achilles 1894 è tornato nell’allora Serie C Olandese, l’Hoofdklasse, vincendo l’edizione del 2000. Nel 2017/18 milita ancora in Hoofdklasse, oggi la quinta serie nazionale.
Più giovane, ma altrettanto vittorioso è stato l’Asser Christelijke Voetbalverening, noto come ACV. Nata nel 1939, la squadra ha vinto per ben 9 volte la divisione regionale della già citata Hoofdklasse tra il 1978 e il 2002, laureandosi per ben due volte (77/78 e 85/86) campionessa nazionale di categoria. Nel 2017/18, dopo la vittoria del campionato, l’ACV si è garantito il diritto, per la prima volta nella storia, di partecipare alla Derde Divisie, attuale quarta serie.
L’FC Assen, infine, è la minore tra le principali compagini cittadine. Nata per ultima, al termine del secondo conflitto mondiale, la squadra è approdata per la prima volta in Eerste Klasse, sesto campionato nazionale, nell’estate del 2017.