Parma – Livorno 6-4, il match dei record

Gilardino e Lucarelli, 4 gol a testa in Parma - Livorno
A fine partita, Gilardino e Lucarelli ricordano il numero di reti realizzate

 

Il calcio, sin dalla sua nascita, è accompagnato da una componente statistica, che raccoglie ogni informazione possibile sui match giocati: dai marcatori alle espulsioni, dai chilometri percorsi ai corner battuti.

 

Nel tempo, si sono immagazzinati migliaia di dati, e per ognuna categoria è stata creata un’apposita classifica. Nascono così i tanto conclamati record, contenuti negli annali del calcio e oggi, con l’avvento e la crescita continua di Internet, alla portata di tutti.

 

Oggi ci dedichiamo ad una partita, giocata il 1° Maggio del 2005 allo Stadio Tardini di Parma. Di fronte, la squadra di casa e il Livorno. Vi anticipiamo, in foto, un’immagine che riconduce ad uno dei record di quel giorno.

I ducali sono reduci da un’annata estremamente positiva, sul campo: la squadra è arrivata al quinto posto in classifica, ad un punto dalla Champions League. Fuori dal terreno di gioco, però, la situazione è drammatica: a Dicembre 2003 scoppia il caso Parmalat, con il crac finanziario del presidente Callisto Tanzi e il conseguente arresto.

Una società florida, simbolo vincente del calcio di provincia, nonché ultima italiana ad aver vinto la Coppa UEFA (a proposito di record, quest’ultimo non è ancora stato battuto), si riscopre improvvisamente fragile economicamente, piena di debiti ed a rischio fallimento. Il mercato di Gennaio priva la squadra del bomber brasiliano Adriano, principale terminale offensivo della squadra. Alle sue spalle, però, emerge un giovane attaccante biellese, appena ventunenne e già andato in rete sei volte in stagione. Alberto Gilardino. Nel girone di ritorno, in 16 partite, farà altri 17 gol.

La stagione 04/05, invece, si apre con l’amministrazione straordinaria, della quale si avvale il neo presidente Enrico Bondi. La situazione debitoria impone alcune importanti cessioni, su tutte quella del centrocampista Simone Barone, futuro campione del mondo, con direzione Palermo. Se ne va anche il tecnico Cesare Prandelli, alla Roma. Si dimetterà prima dell’inizio del campionato, a causa delle cattive condizioni di salute della moglie.

In casa Livorno, invece, c’è euforia. Dopo 55 anni di assenza, la squadra ha raggiunto la serie A al termine di un’interminabile stagione in stile Championship inglese, a 24 squadre, sospinta dalla coppia gol Cristiano Lucarelli (che pur di firmare per il Livorno, squadra della sua città, rinunciò al suo ormai famoso miliardo, di lire, d’ingaggio che avrebbe percepito al Torino, e che ha dato il titolo alla sua autobiografia) e Igor Protti. L’ossatura offensiva della squadra viene confermata, rafforzando notevolmente il pacchetto arretrato.

 

Entrambe le squadre iniziano il primo campionato dell’era moderna a 20 squadre con un pari: 0-0 interno per il Parma contro il neopromosso Messina, 2-2 a San Siro, contro il Milan, per il Livorno, seguito da 10000 tifosi in festa (molti dei quali con la bandana in testa, come sfottò nei confronti del presidente rossonero Berlusconi), prima di sprofondare nelle giornate successive: 2 punti in 5 giornate per i ducali, uno per i labronici, per poi proseguire con andamenti altalenanti, che costringono i rispettivi presidenti all’esonero degli allenatori: la prima panchina a saltare è quella crociata, con Silvio Baldini sostituito da Carmignani, alla sedicesima giornata, mentre su quella amaranto la sostituzione di Colomba con Donadoni avviene alla diciottesima.

Da segnalare, pur in una situazione di classifica deficitaria, l’apporto dei due bomber Gilardino e Lucarelli, che nel girone d’andata segnano 9 reti ciascuno. Non manterranno le loro medie nel girone di ritorno. Le miglioreranno.

 

Alla vigilia di Parma – Livorno, 34° di campionato, gli atteggiamenti delle due compagini sono praticamente opposti. I primi continuano a navigare nei bassifondi, a rischio retrocessione, pur portando avanti uno strabiliante cammino in campo europeo, in UEFA, con una squadra imbottita di riserve: eliminate in successione Stoccarda ai sedicesimi, Siviglia agli ottavi e Austria Vienna ai quarti, mentre la gara d’andata col CSKA Mosca si è conclusa, pochi giorni prima, al Tardini, sullo 0-0. I secondi, invece, hanno giovato del cambio della guida tecnica sin da subito, inanellando una serie di risultati positivi che trascinano fuori dalle sabbie mobili Protti e compagni, vicini ad una salvezza tranquilla.

Le due punte non hanno certo perso il fiuto del gol: Lucarelli a quota 16 e Gilardino una lunghezza avanti seguono il leader Montella, autore di 21 gol, per aggiudicarsi lo scettro di capocannoniere.

 

Al fischio d’inizio, pochi si sarebbero aspettati ciò che sta per accadere sul campo.

Dopo appena 3 minuti, Gilardino approfitta di un assist di Morfeo per segnare l’1-0. In rapida successione, al 22′ e al 25′, Lucarelli approfitta di due distrazioni difensive per battere Frey, prima del tap-in vincente di Pisanu al 27′. Un passaggio illuminante del solito Morfeo, al 37′, libera Gila solo soletto di fronte ad Amelia, che viene prima aggirato e poi trafitto. Il primo tempo si chiude sul 3-2.

Nella ripresa, Simplicio mette il suo sigillo per il 4-2 dopo appena due minuti, mentre Lucarelli accorcia le distanze, dal dischetto, spiazzando Frey, al 58′. 

I due attaccanti, al momento, sono pari in classifica capocannonieri, a quota 19. E non si fermano.

Ancora Gilardino porta i suoi sul 5-3, servito ancora da Morfeo su punizione, liberandosi con un movimento da punta di razza della marcatura avversaria al 72′, e due minuti dopo Lucarelli mette a segno il poker personale, accorciando le distanze di testa.

Era stato proprio Gilardino l’ultimo a siglare 4 reti in una singola partita, nell’ultimo turno del precedente campionato contro l’Udinese, e si ripeterà a 5 minuti dalla fine, con un tocco morbido da distanza ravvicinata ed eguagliando Montella a 21 gol stagionali in campionato. Al fischio finale, sarà uno strabiliante 6-4.

 

Parma – Livorno è, a tutti gli effetti, una partita da record per la Serie A: la prima in assoluto in cui due giocatori mettono a segno 4 reti, l’unica, dal ’96 ad oggi, ad essersi conclusa con 10 marcature realizzate e la partita con più gol alla quale abbiano partecipato le due squadre e i due allenatori. 

A fine campionato, se i labronici si piazzeranno a metà classifica, salvandosi a due giornate dal termine, il Parma, dopo aver perso 3-0 a Mosca la gara di ritorno delle semifinali UEFA, per farlo avrà bisogno di vincere il derby emiliano contro il Bologna, giocato su gare di andata e ritorno, con un gol decisivo di Gilardino al Dall’Ara. 

Lo scettro del miglior marcatore, invece, andrà a Lucarelli, a rete altre quattro volte negli ultimi quattro incontri, meglio di Gilardino (2) e Montella (0). La classifica finale, dunque, reciterà, nell’ordine, Lucarelli 24, Gilardino 23 (+ 1 nello spareggio) e Montella (21)

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