

In meno di 10 anni dalla Serie C2 di futsal alla panchina della nazionale, insieme al collega Max Bellarte. Vanni Pedrini si è fatto largo nel mondo del calcio a 5 soprattutto grazie alle imprese compiute con l’Imola Calcio a 5.
Dal Kaos… al Kaos
12 Novembre 2016 e 4 Giugno 2011. Due date che, apparentemente, non hanno alcun legame tra loro. E probabilmente questa affermazione si rivela vera non solo per gran parte degli amanti del futsal, ma per qualsiasi persona sulla faccia della terra. Per tre membri dello staff tecnico dell’Imola Calcio a 5, però, non è cosi. Due di essi sono Marco Vannini e Marco Ricciardelli, rispettivamente preparatore dei portieri e viceallenatore dei rossoblù, l’altro è il loro diretto superiore, Vanni Pedrini.
L’Italia del pallone a rimbalzo controllato, infatti, è diventata conscia del potenziale della squadra costruita in terra imolese, con un budget inferiore rispetto a tutte le altre squadre di Serie A. Il primo derby assoluto tra due squadre emiliano-romagnole nella storia del massimo campionato è vinto per 2-1 dai rossoblù, collezionando – contro ogni pronostico – lo scalpo dell’ambiziosissimo Kaos Futsal.
Poco più di 5 anni prima, però, Pedrini dirigeva dalla panchina i due fidi collaboratori di oggi, allora giocatori di movimento, nel campionato di Serie C2 dell’Emilia Romagna. E fu proprio il 4 Giugno del 2011 che la loro Young Line Calcio a 5, squadra di Imola, vinse la semifinale play-off contro il Kaos Ferrara, allora succursale della società del presidente Barbi. Il giorno successivo la Young Line vincerà contro l’Olimpia Regium, guadagnando la tanto agognata promozione in C1, la prima nella storia della società da lui stesso fondata.
Vanni Pedrini da Dozza
Due autentiche pietre miliari nella carriera del tecnico di Dozza, piccolo centro al confine tra Emilia e Romagna, a pochi chilometri dalla più celebre Imola. Città nella quale Vanni, classe 1980, ha dato i primi calci a un pallone nelle fila della locale Dozzese. O, per meglio dire, le prime smanacciate: ben pochi, infatti, sanno del passato tra i pali di un giovanissimo Pedrini, più volte convocato nelle rappresentative provinciali di calcio a 11. Carriera che, però, viene abbandonata ben presto per dedicarsi agli studi in Scienze Motorie, coronato dalla laurea conseguita nell’ormai lontano 2003. Nel medesimo periodo in cui lo stesso Vanni, già da qualche anno, siede sulla panchina per l’inizio di una lunghissima gavetta.
Corre l’anno 1999 quando l’allora diciannovenne Vanni, neodiplomato geometra, si butta a capofitto nel mondo del Futsal con la neonata Young Line. Per la prima promozione dalla Serie D alla C2 occorrerà attendere addirittura il 2009. Nel frattempo, però, il giovane tecnico ha completato il proprio percorso di studi, con tanto di master in preparazione atletica nel 2005. A 26 anni non ancora compiuti guadagna il patentino da allenatore di calcio a 5 di primo livello, aggiornandolo tre anni dopo con il secondo, che permette di allenare in qualsiasi categoria.
Young Line, ma non solo. Il tecnico dozzese, infatti, intraprende due proficue collaborazioni da preparatore atletico. Una con la Fortitudo Baseball, prestigiosa società bolognese sugli scudi in campionato e Coppa dei Campioni, sotto il torchio dei suoi esercizi. Soprattutto, però, inizia l’avventura con l’Imola Calcio a 5.
La scalata di Pedrini con l’Imola Calcio a 5
La storia con la società storicamente presieduta dalla famiglia Gubellini inizia nella stagione 2007-08. Tres Rudinei e compagni, infatti, furono affidati alla puntigliosa preparazione atletica di Vanni Pedrini. Un rapporto di lavoro rinnovato annualmente, tra A2 e B, fino alla stagione 2011-12. Anno in cui Vanni conosce, alla guida della Young Line, l’onta della prima retrocessione.
A proposito di prime volte. Nel 2012-13 Pedrini inizia la stagione senza dirigere una squadra, mai accaduto fino a quel momento. Rimane legato al calcio a 5 nel solo ruolo di preparatore, cercando di carpire i segreti del nuovo allenatore dell’Imola Calcio a 5, Dall’Olio. L’esonero della guida tecnica, però, apre le porte della panchina allo stesso Vanni, che porterà la squadra ai play-off promozione. Nel campionato successivo tornerà alla casa madre della Young Line, per un solo anno, plasmando e guidando la squadra Under 21 fino ai trentaduesimi di finale nella corsa allo scudetto di categoria.
Il rapporto con la famiglia Gubellini, comunque, rimane saldo e torna a dirigersi verso un rapporto di collaborazione improntato sugli allenamenti atletici. Basterà un solo campionato affinché Pedrini torni sui suoi passi e, nell’estate del 2014 inizi, insieme a Daniele Fiorentini, quella che potremmo definire la sua seconda vita da allenatore. Guida l’Imola alla promozione in A2 dopo cinque anni dall’ultima retrocessione con un ruolino di marcia impressionante: 21 vittorie e un pareggio su 22 partite di campionato. Dulcis in fundo, in solitaria, la clamorosa promozione in A1 dell’anno successivo.
La doppia annata di Imola in A1
Affidandosi a un quintetto base rimasto immutato rispetto alla scorsa stagione, con l’asse play-pivot costituito dall’indomito Igor Vignoli e Mauro Castagna, Vanni Pedrini raggiunge traguardi insperati. La squadra, trascinata dal portiere Juninho, dai laterali Marcio Borges e Josè Revert Cortés e dai ricambi Jelavic, Deilton e Fabinho, insieme ai prodotti del vivaio Samuele Barbieri e Lorenzo Battaglia, è autrice di un campionato strepitoso. Il quinto posto finale è il premio per un annata sopra le righe, con la qualificazione ai playoff scudetto e un’eliminazione giunta dopo tre pareggi in tre gare ai quarti, contro il Napoli, premiato dalla miglior posizione in classifica.
La stagione successiva, ben più complessa, si chiuderà con una salvezza sofferta. L’Imola Calcio a 5 si fonde con il Castello (di Castel San Pietro), ma l’avventura comune dura appena due mesi. La società si sfalda e l’atmosfera cupa si riflette sul campo. Il traguardo raggiunto sul campo, tra mille difficoltà, se possibile è un’impresa ancora più grande di quella precedente. A fine stagione, però, l’IC Futsal – questo il nuovo nome – chiuderà i battenti, ripartendo dalla C1. E Vanni lascia la panchina, alla ricerca di una nuova avventura.
La chiamata in Nazionale
Dopo il biennio a Imola Vanni Pedrini sparisce dai radar. Il tecnico dozzese, tra impegni di lavoro e formazione, continua a sperare in una chiamata che non arriva, fino al 2020. Max Bellarte, appena nominato CT della Nazionale, non ha dubbi su chi scegliere al suo fianco. Così, dopo due anni, Vanni torna su una panchina, la più prestigiosa in assoluto. Quella azzurra.
Dal Kaos, in fondo, può sempre nascere qualcosa di estremamente positivo…