

In occasione di ogni Carnevale, viene rispolverata la narrazione di un curioso aneddoto. Quello della partenza di Romario per il Carnevale di Rio durante una partita del Barça, chiedendo il cambio prima del termine per prendere il volo. Dietro questa testimonianza di Cruijff, però, si cela un’altra varietà…
Romario e il mito del Carnevale di Rio
«Un giorno Romario mi chiese 3 giorni di permesso per andare al carnevale di Rio. Gli risposi: ‘Se domani segni 2 gol, ti concederò 2 giorni di riposo in più degli altri’.
Il giorno seguente Romario segnò 2 gol nei primi 20 minuti e subito dopo aver segnato il secondo mi chiese di uscire. Gli chiesi cose fosse successo e avvicinatosi mi disse: ‘Mister, il mio aereo per Rio parte tra un’ora’. Non ebbi scelta e mantenni la mia promessa».
Johan Cruijff, qualche anno fa, raccontò questo curioso aneddoto su Romario, ai tempi suo giocatore al Barcellona. Come riportato sopra, l’attaccante carioca gli chiese uno speciale permesso per rientrare a Rio de Janeiro, sua città natale, per poter partecipare ai festeggiamenti di Carnevale. Che, come noto, nella città carioca sono maestosi e molto sentiti dalla popolazione.
La storia è senza dubbio divertente e sintomatica di come il Carnevale per i brasiliani sia qualcosa in più di una semplice festa. Noi, però, abbiamo voluto approfondire il tutto per dare dei contorni più definiti a questo racconto.
Romario approdò al Barcellona per disputare la stagione 93/94, proveniente da quel PSV Eindhoven che, qualche anno dopo, sarà il trampolino di lancio del connazionale Ronaldo. O Baixinho rimarrà in Catalogna fino a Gennaio del 1995, facendo ritorno in Brasile, al Flamengo.
Che sia solo una mezza verità?
Di conseguenza, l’unico Carnevale passato da Romario in Catalogna è stato quello del 1994.
Nel corso delle celebrazioni del Carnevale, che a Rio si svolgono per tutta la settimana precedente al Mercoledì delle Ceneri, i blaugrana giocarono effettivamente una partita. Nella quale, peraltro, Romario segnò una doppietta, come raccontato da Crujff.
Ci riferiamo al match perso per 6-3 a Saragozza, in cui Romario inserì il proprio nome nel tabellino dei marcatori al 31° e al 76°, rimanendo in campo per tutta la partita.
Dunque, è da escludere che l’evento cui fece riferimento il tecnico olandese fosse il ko di Saragozza. Secondo alcuni, la partita esatta sarebbe quella della manita conferita al Real (5-0 per il Barça). Voci che, però, non trovano fondamento. Sia per quanto riguarda la data del match, giocato nei primi di Gennaio, sia nel tabellino dei marcatori, nel quale il nome di Romario compare tre volte e non due.
Qual è, quindi, la verità su quanto accaduto? Stando alle statistiche relative alle partite ufficiali, anche nei mesi precedenti in nessuna partita ufficiale Romario venne sostituito dopo una doppietta avvenuta nel primo tempo.
A meno che non si tratti di un’amichevole, le parole di Cruijff trovano solo un parziale riscontro nella partita di Saragozza. È possibile, infatti, che Romario dopo l’incontro (e la doppietta) si sia diretto verso Rio. Ancora in tempo per partecipare agli ultimi giorni di questa grande festa.