

Lo stadio più grande del mondo? I 150.000 del Rungrado May Day, in Corea del Nord, fanno pensare a una risposta certa. Ma in Repubblica Ceca, a Praga, il Velky Strahovsky Stadion è un megaimpianto che supera i 220.000 posti a sedere. Pur suddivisi su più campi…
Il secondo impianto sportivo più esteso al mondo
Sapete rispondere alla domanda “Qual è lo stadio più grande del mondo?”. Leggendo il titolo la risposta sembra scontata, ma scommetto che molti di voi non hanno nemmeno mai sentito nominare questo stadio della Repubblica Ceca. Il Velky Strahovsky Stadion è situato a Praga e sorge sulla collina di Petrin, nel quartiere di Strahov. Il nome significa, non a caso, il Grande Stadio di Strahov. E mai denominazione fu più azzeccata.
Costruito nel 1926, a una manciata di metri dalla riva occidentale della Moldava, il fiume cittadino, il Velky Strahovsky Stadion ha una superficie interna di 62.876 metri quadrati. Numeri che fanno dello stadio di Strahov il secondo impianto sportivo più esteso al mondo, dopo l’Indianapolis Motor Speedway. La capienza totale delle tribune, originariamente in legno (ma in cemento già dal 1932) è di 220.000 posti a sedere. Ben 70.000 in più del Rungrado May Day Stadium di Pyongyang, in Corea del Nord.
L’impianto non è l’unico stadio del quartiere. A un centinaio di metri dal Velky, infatti, nel 1935 fu edificato lo Stadion Evzena Rosichenko (visibile nella foto), al quale è collegato da una galleria sopraelevata. Oggi l’Evzena Rosichenko è utilizzato prevalentemente per l’atletica, ma grazie alla sua capienza di 20.000 posti è stato per anni la casa dello Slavia Praga. Fino al 2008, infatti, la formazione biancorossa disputava qui le proprie partite casalinghe. La scarsa accessibilità dello stadio, tuttavia, suggerì alla società di costruirne uno nuovo (e di proprietà) in un’altra zona della città. Da oltre 10 anni, infatti, lo Slavia è proprietario della Eden Aréna, costruito sulle ceneri del vecchio Eden Stadion di Vršovice.
La storia del Velky Strahovsky Stadion
La storia del Velky Strahovsky Stadion è strettamente legata al sentimento indipendentista della Cecoslovacchia. Nel 1918, a seguito dello scioglimento dell’impero austro-ungarico, venne formata la Prima Repubblica cecoslovacca, fortemente voluta dal movimento sportivo e culturale Sokol. Per diffondere un’identità culturale nazionale già da diversi anni venivano organizzati grandi raduni sportivi, chiamati Slety, con esibizioni prevalentemente ginnastiche. E un nuovo, maestoso stadio – nel quale ospitare questi eventi – sarebbe servito proprio a rafforzare l’unione raggiunta con ingenti sforzi.
Due Slet, in particolare, sono ricordati per l’ingente partecipazione popolare. Sia nel 1938 che nel 1948 al Velky si tennero due maestosi eventi nei quali la forza nazionalista si espresse mediante la presenza di oltre 500.000 persone. In entrambi i casi, però, la storia voltò le spalle al popolo ceco. Nel primo l’annessione forzata alla Germania nazista portò alla dissoluzione della Repubblica, nel secondo l’avvento della dittatura comunista soffocò, ma non dissolse definitivamente, Sokol.
Nei 45 anni di regime il Velky Strahovsky Stadion venne utilizzato come sede delle Spartachiadi, evento sportivo svolto ogni 5 anni. Uno smacco per Sokol, dato che si trattava di un evento propagandistico nato negli anni ’20 in contrapposizione agli Slety. L’edizione del 1960 vide la presenza di 750.000 ginnasti di tutta la nazione, al punto che si progettò un ampliamento dello stadio fino all’attuale capienza di 220.000 posti. Obiettivo raggiunto con l’ammodernamento dello stadio, avvenuto nel 1975.
Gli ultimi anni del Velky Strahovsky Stadion
Dal 1990, con la caduta del regime e la divisione della Repubblica Cecoslovacca, il Velky Strahovsky Stadion è stato progressivamente abbandonato. Nei primi anni ospitò saltuariamente concerti, ma gli ampi costi di gestione hanno portato, più volte, all’idea di una demolizione dell’impianto.
Oggi lo stadio, affidato alla municipalità di Praga, versa in condizioni pessime. La struttura in cemento degli spalti è fortemente deteriorata, mentre i campi da gioco sono in buono stato grazie all’intervento dello Sparta Praga. La società più titolata del calcio ceco, infatti, ha stabilito qui il proprio centro di allenamento, dotando la struttura di 7 campi da calcio a 11 regolamentari. Uno di questi, in particolare, è dotato di un manto sintetico, mentre un ottavo campo, di dimensioni più piccole, è destinato alla pratica del calcio a 5.
I segnali recenti sono confortanti e parlano di un progetto di riqualificazione. In vista delle Olimpiadi del 2016, per le quali Praga fu candidata, fu proposto di trasformare lo stadio nel nuovo villaggio olimpico, ma la mancata assegnazione dei giochi fece naufragare il tutto. Nel 2020, in collaborazione con lo Sparta, è stato dato luogo a uno studio di fattibilità per la costruzione di un villaggio commerciale, con alberghi, negozi e ristoranti.
Il destino dell’imponente struttura è ancora tutto da scrivere. Per il momento, data la posizione altimetrica, i giocatori dello Sparta Praga possono godersi il panorama della capitale ceca dall’impianto che domina la città.